Billy blu - Una Canzone contro il Bullismo


Billy blu

E' stato Billy

Già, proprio Billy

Non è incredibile?

E' stato Billy blu, Billy blu, Billy blu

Dico sul serio, Billy blu

Magro come un chiodo, occhiali spessi un dito

 

Sopra occhiaie da malato di un bluastro scolorito

Fragile, dimesso, timido, educato

Era il più bravo della classe, perciò l'hai sempre odiato

Con lui facevi il bullo, perché tu, nato nell'oro

Gli scaricavi addosso l'invidia del somaro

E lo chiamavi Billy blu, pupazzetto, animale

 

Gli sputavi tra i quaderni, lo spingevi per le scale

Lui cadeva e tu ridevi, come ride un deficente

Si rialzava e sorrideva, ma non diceva niente

Perché lui era più forte dei tuoi muscoli di cera

E tutta la sua forza l'hai scoperta l'altra sera

Sì perché è stato Billy Blu, Billy blu, Billy blu, Billy blu

 

Ma, ma la vita è un giustiziere

Tutti i bulli adolescenti, poi diventano quegli uomini dai mille fallimenti

E tu, fallito e solo, appena uscito da galera

Volevi liberarti da te stesso l'altra sera

E hai bevuto, e hai camminato fino all'alba

Lungo il fiume senza meta né pace

Poi sei salito su quel ponte, un bel segno della croce

Ma dietro le tue spalle hai sentito la sua voce

Hey (hey, hey), ti ricordi di me? (Ti ricordi di me?)

 

Così ti sei voltato, la luce della luna illuminava un uomo magro

Ma l'hai riconosciuto solo quando ti ha sorriso e ha detto: ti aiuto

Ed era Billy blu, Billy blu, Billy blu

E dai, abbracciami, Billy Blu

E così è stato Billy a salvarti la pelle

 

Quel ragazzo magro magro che ti stava sulle palle

No ma quale odio, non ho nessun rancore

Eri tu quello più debole, tu dentro stavi male

Perciò venivi a scuola, scaricavi sul mio banco

 

Veleno e prepotenza, da mostrare a tutto il branco

Ma adesso lo hai capito, lo vedo dal tuo viso

La forza del più forte, è chiusa in un sorriso

Ti ricordi di me? Io sono solo uno dei tanti Billy blu

 

Quelle vittime di un bullo che ogni giorno vi tormenta

Ma bulli non si nasce, no, lo si diventa

Quando hai una famiglia distratta e disattenta

E allora come hai pianto, hai pianto e hai chiesto scusa

 

Poi siete andati al mare, due birre e una gazzosa

E finalmente hai vomitato i fantasmi dell'infanzia

Tuo padre che non c'era, tu madre piena d'ansia

Che ti dava sempre ragione, anche quando avevi torto

 

Tutti i tuoi casini sono il frutto di quell'orto

Non hanno mai capito che per non farti del male

Servivano carezze sì, ma all'occasione

Due schiaffi d'amore